STORIA BLANCPAIN

"Originalità e ricerca della perfezione" sono le parole chiave che da sempre spingono i maestri orologiai di Blancpain a realizzare creazioni di alto pregio e ingegno. A dare inizio alla lunga storia della maison è Jehan-Jacques Blancpain che nel 1735 apre una manifattura a Villeret,  in Svizzera.
Nella filosofia aziendale l'orologio meccanico non rappresenta soltanto un insieme di componenti e meccanismi: è il risultato di un'abile ricerca d'innovazione mirante a sviluppare movimenti meccanici di elevata complessità, da sempre caratteristica  fondamentale della bienfacture svizzera.
Negli anni Settanta l'azienda subisce una drammatica battuta d'arresto: l'orologio al quarzo ha la meglio su quello meccanico e la maison è a un passo dal fallimento.
Verso la metà degli anni Ottanta riaprirà i battenti grazie all'intervento di un dirigente Omega e alla sua conseguente acquisizione da parte del Gruppo Swatch; la nuova fabbrica viene aperta a Le Brassus, nella Vallée de Joux.
Coerentemente con i suoi slogan pubblicitari l'azienda non ha mai prodotto orologi al quarzo e dichiara che mai lo farà, volendo tener fede alla tradizione secolare che la contraddistingue.
La maison è famosa per aver creato uno dei più complicati orologi meccanici mai esistiti, il Blancpain 1735, con tre grandi complicazioni: tourbillon, minute repeater, calendario perpetuo e split chrono.
Un altro modello che ha goduto di grande risonanza è il modello Fifty-Fathoms scelto dalla Marina Militare statunitense, indossato da Jacques-Yves Cousteau nel suo premiatissimo documentario.
Altri modelli conosciuti della maison sono il, lo Svegliarino, il Time Zone e la linea Léman, Villeret (cronografo e solo tempo)

Gli orologi più richiesti: