Rolex Daytona in acciaio e oro

Tutto quello che bisogna assolutamente sapere per l'acquisto di un Rolex Daytona acciaio e oro

Indice

• Rolex Daytona in acciaio e oro
• Il significato dell’oro
• L’oro nella storia dell’arte
• Alcune curiosità sull’oro
• Come abbinare il Rolex Daytona in acciaio e oro
• Quotazione del Rolex Daytona in acciaio e oro

Il Rolex Cosmograph Daytona, meglio conosciuto semplicemente come Daytona, ha debuttato nel panorama dell’orologeria nel 1963 e oggi è diventato un vero oggetto di culto tra gli amanti del marchio e gli appassionati di orologi in generale.

Il Rolex Daytona è l’unico cronografo della Maison svizzera in produzione dal 1963, ma non è certo il primo. Il Rolex Daytona infatti è stato preceduto, sempre agli inizi degli anni ’60, da quello che può essere definito il suo progenitore, la referenza 6238, chiamata semplicemente Rolex Chronograph.

Si trattava di un segnatempo costruito a partire dalla classica cassa Oyster di Rolex, esattamente come il Daytona, ma da quale differisce per la scala tachimetrica stampata direttamente sul quadrante anziché sulla ghiera esterna. Il Rolex Chronograph era infatti caratterizzato da una lunetta liscia.

Il movimento impiegato era un calibro a carica manuale di fornitura, precisamente si tratta del calibro 72 di Valjoux opportunamente modificato da Rolex, lo stesso adottato successivamente anche per le prime versioni di Rolex Daytona prodotte fino al 1988.

I due segnatempo convissero nel catalogo Rolex fino al 1967, anno dell’uscita di produzione del Chronograph.

I primi Rolex Daytona, il cui nome deriva da uno dei circuiti automobilistici più famosi di tutti i tempi, il circuito di Daytona in Florida, appunto, venivano prodotti sia in acciaio, sia in oro. La scelta dell’oro potrebbe apparire alquanto strana, considerato il fatto che il Rolex Cosmograph Daytona è un orologio a tutti gli effetti sportivo, progettato e realizzato per fornire uno strumento di misurazione dei tempi preciso e affidabile ai piloti e ai tecnici del mondo delle corse automobilistiche.

La scelta dell’oro è solitamente considerata più adatta a orologi di impostazione elegante più che sportiva, tuttavia è un’opzione rimasta ancora oggi nella gamma che, anzi, si è arricchita ulteriormente.

Rolex Daytona in acciaio e oro

Il 1988 ha segnato una grande svolta nella storia del Rolex Daytona: dal movimento a carica manuale Valjoux si è passati all’automatico di produzione Zenith. Questa rivoluzione è stata accompagnata dall’introduzione di una nuova variante del segnatempo: il Rolex Daytona acciaio e oro.

Il Rolex Daytona in acciaio e oro a sua volta è stato prodotto con diverse colorazioni di quadrante. I più diffusi sono i Cosmograph Daytona bicolore con quadrante bianco e quadrante nero, ma ne sono stati realizzati anche con quadrante in madreperla, quadrante oro o champagne, con quadrante grigio e, in ultimo blu.

Oggi il Rolex Cosmograph Daytona, oltre che in acciaio, oro e acciaio e oro, viene prodotto anche in oro rosa Everose, oro bianco e infine in platino.

Il significato dell’oro

Essere a conoscenza delle proprietà, delle caratteristiche, della storia e dei significati dei colori è molto importante quando si deve scegliere il proprio Rolex. Ad esempio, un materiale può essere affine alla personalità di chi lo indosserà più di un altro materiale: c’è chi preferisce la lucentezza dell’acciaio, chi l’eleganza dell’oro. Ecco alcune informazioni che possono guidare la scelta.

Nel corso della storia il colore oro ha assunto significati diversi tra varie civiltà, ma molti di essi sono comuni e considerati praticamente universali. L’oro è considerato sin dall’antichità un simbolo di ricchezza e di potere, per questo motivo veniva utilizzato per decorare statue, tessuti, ceramiche di nobili e sovrani. Data la sua importanza, veniva spesso utilizzato per rappresentare imperatori, re, nobili, guerrieri ed eroi anche nell’arte.

L’oro per i Greci rappresentava la sacralità e l’immutabilità, infatti lo utilizzavano per rivestire le statue e renderle più preziose. Nella Mesopotamia invece l’oro veniva impiegato per decorare edifici sacri. In Egitto esisteva la “dimora d’oro”, che consisteva in una stanza del tempio dentro la quale veniva fuso l’oro utilizzato per la realizzazione delle statue.

La fascinazione che l’uomo ha sempre avuto per l’oro dipende probabilmente dalla sua somiglianza con il sole e da come questo possa trasmettere calore e forza. Dall’idea del sole e dei raggi solari, l’oro viene anche associato al movimento e all’energia.

L’oro nella storia dell’arte

Nel mondo della pittura il colore oro veniva ricavato da piccole foglie d’oro che gli artigiani, chiamati Battilori, ricavavano dal metallo. Per fissare questi sottili fogli sugli oggetti, venivano usate delle sostanze come l’albume e il miele. Nel Medioevo l’oro veniva utilizzato per dare luminosità agli sfondi e per rendere preziosi i dipinti e le opere rappresentanti scene sacre. Con diversi significati nel corso del tempo, quindi, l’uso dell’oro aveva sempre un significato simbolico. Solitamente l’oro trasmetteva l’idea di qualcosa di prezioso, lontano e irraggiungibile, dunque veniva scelto come simbolo del divino.

L’oro però non venne impiegato solo nella pittura ma anche nell’architettura, infatti possiamo trovare chiese ornate di decorazioni e rifiniture oro, case di nobili aventi tavoli, specchi o soffitti decorati con l’oro, ma anche mosaici. Tutti queste opere architettoniche furono di grande ispirazione per i pittori di epoca più recente, tra cui Gustav Klimt, che nella sua carriera ebbe un periodo “d’oro”.

Questo periodo coincise con la sua piena maturità artistica e utilizzò tecniche come la foglia d’oro e la carta dorata per infondere alle proprie opere un senso di eterno. Un esempio del suo periodo oro è il celebre dipinto “Il Bacio”, che raffigura un amore prezioso e immortalato nell’eternità dalle diverse sfumature dorate che lo compongono.

L’oro è un metallo importante nella storia dell’arte non solo in Occidente: un esempio è la pratica giapponese del Kintsugi. Questa tecnica viene utilizzata per aggiustare delle ceramiche andate in pezzi. Anziché eseguire le riparazioni nel modo più invisibile possibile, i giapponesi sono soliti effettuarle tramite colate d’oro, per dare all’oggetto maggior valore. Ogni ceramica riparata, infatti, diviene più preziosa in quanto contenente oro, ma non solo. Diviene anche un pezzo unico e irripetibile, in quanto le fratture sono casuali e non si ripetono mai allo stesso modo su più oggetti.

 Questa pratica simboleggia inoltre l’importanza di considerare ogni ferita come uno stimolo a migliorarsi, divenire più forti, più saggi e, dunque, più preziosi. 

Alcune curiosità sull’oro

La bellezza dell’oro e la sua preziosità sono così universalmente riconosciuti che spesso questo metallo è diventato protagonista di particolari modi di dire. Nella lingua inglese, ad esempio, si usa spesso l’espressione “golden years”, ovvero “anni d’oro”, solitamente per indicare i migliori anni della vita di una persona, mentre l’epoca d’oro identifica un periodo storico particolarmente florido.

La “golden hour”, in italiano “ora d’oro”, è invece un momento particolare della giornata molto ricercato nell’ambito della fotografia: si può verificare all’alba o al tramonto, quando il sole è molto basso nel cielo ed emana una luce intensa dai toni caldi e dorati, che regala splendidi contrasti cromatici da immortalare.

La parola oro nella tradizione italiana la troviamo anche in riferimento alle nozze d’oro, le quali segnano un traguardo importante nella vita coniugale di due persone: il 50° anniversario di matrimonio.

L’oro viene anche utilizzato nella cucina attraverso le foglie d’oro. Questa usanza viene utilizzata da prestigiosi chef per rendere i loro piatti preziosi.

Come abbinare il Rolex Daytona in acciaio e oro

La presenza dell’oro rende il Rolex Daytona particolarmente adatto a essere indossato in ogni occasione, anche quelle più formali, pur essendo un orologio sportivo. L’unione dell’oro e dell’acciaio offre la massima lucentezza, per un orologio capace di attrarre lo sguardo e impreziosire ogni look.

È possibile abbinare questo elegante orologio a un look con altri elementi dorati, come gioielli o dettagli, ma è consigliabile non esagerare per non caricare troppo lo sguardo. Meglio avere l’accortezza di utilizzare lo stesso tipo di oro: se il bracciale del Rolex è in oro giallo, dunque, anche i gioielli saranno in oro giallo anziché bianco, rosso o rosa.

Per un look particolarmente formale e raffinato, si può optare per l’abbinamento più classico in assoluto: il Rolex Daytona acciaio e oro e un outfit total black.

Per occasioni meno formali, invece, via libera al bianco e a ogni tinta cromatica, purché venga rispettato il principio di non eccedere con colori troppo sgargianti.

Quotazione del Rolex Daytona in acciaio e oro

Il prezzo dei Rolex Daytona in acciaio e oro usati e nuovi riportati in tabella devono essere considerati approssimativi, le quotazioni possono variare a secondo delle fluttuazioni del mercato mondiale dell’alta orologeria.

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Rolex Daytona in oro

A partire dal suo debutto ufficiale, risalente al 1963, il Rolex Daytona è stato prodotto, oltre che nella classica versione in acciaio, anche nella ben più lussuosa variante totalmente in oro, questo nonostante l’orologio fosse stato pensato come uno strumento di misurazione cronometrica professionale. Come la versione classica, anche quelle con quadrante “Paul Newman”, in passato, sono state prodotte in oro giallo.

Uno degli abbinamenti più classici e preziosi è quello tra l’oro e i diamanti, non a caso utilizzati anche da Rolex per personalizzare i suoi orologi in differenti modalità: come indici sui quadranti, per arricchire la ghiera oppure il bracciale.

Scopri di più: Rolex Daytona in oro

Rolex Daytona in acciaio

Il Rolex Cosmograph in acciaio è con tutta probabilità la versione più diffusa ed apprezzata del leggendario cronografo coronato. Il Daytona è diventato un vero e proprio oggetto di culto tanto che le sue quotazioni sono lievitate in maniera netta, fino ad arrivare a prezzi stellari per le versioni Paul Newman.

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