Nel 1755 a Ginevra, Jean-Marc Vacheron apre un laboratorio di orologeria, gettando le fondamenta di un’azienda che sarebbe diventata la più antica manifattura orologiera al mondo, con oltre 250 anni di attività. Nel giro di una quindicina d’anni l’atelier produce i suoi primi modelli con “complicazioni” e nel 1810 il nipote del fondatore, Jaques-Bartelemy, prenderà le redini dell’azienda di famiglia dando inizio alle prime esportazioni in Francia e Italia. Il 1819 è l’anno in cui François Costantin si unisce all’azienda: nasce la “Vacheron Costantin” e il suo motto storico “Fare meglio, se possibile ed è sempre possibile”. Il 1839 è l’anno della rivoluzione tecnica: Georges-Auguste Leschot viene assunto come ingegnere di produzione adattando il pantografo alle esigenze della produzione. Grazie al suo utilizzo alcune componenti dell’orologio possono essere ripetutamente copiate a macchina senza più bisogno di farle a mano come si usava in precedenza: la maison è all’avanguardia dell’era industriale. Nel 1880 fa la sua prima comparsa, nel logo aziendale, la “Croce di Malta” la cui scelta deriva dalla forma di un componente del movimento fissato al bariletto e predisposto a tenere basso il numero di ruote. All’Esposizione Nazionale Svizzera del 1896, svoltasi a Ginevra, la maison ottiene una medaglia d’oro come riconoscimento degli straordinari risultati conseguiti, dopo che già nel 1872 aveva vinto diversi premi alla gara di precisione organizzata dell’esigente Osservatorio Astronomico di Ginevra. Nel 1906 inaugura la prima boutique a Quai de l’Ile a Ginevra, ancora oggi in piena attività. Il 1935 vede la creazione di uno dei più complicati orologi da tasca mai usciti dalla manifattura, capolavoro che richiese 5 anni di lavorazione prima di essere prodotto, commissionato dal Re Farouk d’Egitto. Vent’anni dopo, in coincidenza con l’anniversario dei 200 anni di attività viene lanciato sul mercato uno degli orologi più sottili mai prodotti, con un calibro spesso appena 1,64mm. Sempre nello stesso anno, siamo nel 1955, in occasione della Conferenza dei Quattro, che riunì a Ginevra i capi di stato N.A. Bulganine, Sir Anthony Eden, Dwight D. Eisenhower e Edgar Faure la maison crea per l’occasione, su invito delle autorità svizzere, quattro orologi da polso quale regalo per i partecipanti del summit. Nel 1979 viene realizzato il Kallista, un orologio ricavato da un lingotto d’oro di un chilogrammo e arricchito da 118 diamanti per un totale di 130 carati e cinque anni di lavorazione: ad oggi l’orologio più costoso prodotto dalla maison mai venduto. Nel 1994 per i 400 anni dalla morte del grande matematico e geografo Mercatone, che deve la sua fama all’invenzione delle prime mappe per la navigazione, l’azienda produce due modelli in serie limitata con i quadranti smaltati che mostrano le mappe dei due emisferi disegnati dallo studioso nei quali le lancette, appositamente create per questa serie, riprendono l’idea del compasso. Siamo nel 1996 quando il Gruppo Richemont acquisisce l’intero capitale azionario della società e viene lanciata la linea sportiva Overseas, mentre la prima collezione donna Egérie viene presentata nel 2003. Nel 2005 allo scoccare del suo 250esimo anniversario dalla nascita, la Maison crea il Tour de l’Ile, l’orologio da polso double face più complicato al mondo che sfoggia 16 complicazioni orologiere e d’indicazione astronomica, in un eccezionale calibro con 834 componenti: sfoggia l’ambito Punzone di Ginevra ed è stato prodotto in soli sette esemplari. Sempre dello stesso anno è il Saint-Gervais, dotato di calendario perpetuo, tourbillon e più di dieci giorni di riserva di carica. Nel 2006, l’antica boutique celebra il suo centesimo anniversario, inaugurata nel 1906 è situata ne “L’Ile”, il quartiere nel cuore di Ginevra, nella sede che un tempo ospitò l’antica manifattura. Dopo aver reso omaggio a Magellano e Zheng Hé, Marco Polo e Cristoforo Colombo nel 2008 la maison presenta in edizione limitata il cofanetto della collezione Métiers d’Art. Les masques dedicata al Messico, al Giappone, al Gabon ed alla Papua-Nuova Guinea.