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CHIUDERE ×Da molti considerato l’orologio da polso per eccellenza, il Patek Philippe Calatrava porta con sé tutta l’eleganza, l’essenzialità e l’armonia geometrica alle quali la maison svizzera si è sempre ispirata, con particolare riferimento alla “Teoria della Funzionalità” alla base filosofia del Bauhaus tedesco. La scelta del nome ricorda la Croce di Calatrava, composta da quattro gigli messi in direzione dei quattro punti cardinali ed impiegata dalla manifattura come proprio simbolo identificativo. Il richiamo è alla città spagnola di Calatrava che nel Medioevo fu teatro di scontri sanguinosi tra cristiani e musulmani e all’Ordinefondato dall’abate Raymond Serrat nel 1158, organizzato sull’esempio dei cavalieri Templari. Questa valorosa storia è recuperata nel 1932, anno di creazione del primo esemplare della linea, conosciuto con la referenza 96 e caratterizzato dalla cassa rotonda (a “moneta”) di 31 mm di diametro, dal profilo piatto e i bordi squadrati, alla ricerca della massima sobrietà formale per un orologio, dal momento che tutte le funzioni principali sono organizzate secondo uno schema circolare. Il quadrante bianco mette in risalto le lancette Dauphine e gli indici a barretta, il movimento è a carica manuale. Questa prima referenza ispirerà la successiva Ref. 5296 in oro bianco 18 kt e quadrante rifinito argenté a due zone e sottili motivi blu leggermente a rilievo. La prima variante del modello 96 viene prodotta nel 1934 ed introduce la ghiera con doppia decorazione “clous de Paris”che diventerà una costante per le produzioni successive. Nel corso degli anni la maison, progettando nuovi movimenti, crea modelli con secondi centrali e quadranti differenti, in particolare si distinguono per le loro “complicazioni”: un esemplare del 1937, prodotto in pochissimi pezzi, con calendario perpetuo, fasi lunari e indicazione retrograda della data e il modello calendario completo a tripla finestrella del 1938, famoso per la sua altissima quotazione ad un’asta Antiquorum del 2000. IL Calatrava, pur essendo espressione dell’estetica dominante negli anni Trenta, è riuscito ad attraversare il proprio tempo collocandosi in maniera decisiva in qualsiasi decennio, forte della sua intrinseca classicità, sinonimo di eternità: ne è un’ulteriore prova il fatto che questo modello è stato, e continua ad essere, un punto di riferimento per il design dell’alta orologeria. Negli anni, frequenti sono stati i rinnovamenti estetici sia dei quadranti che delle casse, mentre i materiali impiegati in questa collezione sono generalmente il platino o l’oro (giallo, bianco e rosa) e raramente l’acciaio. Nella ricca galleria Calatrava il primo sguardo spetta al modello Officier con referenza 5022 mosso dal calibro 215 PS così come la referenza 3919, creata nel 1985 con lancette “a foglia”, carrure satinata, anse lucidate a specchio e ghiera “clou de Paris”. Nel 1989 Patek Philippe festeggia il suo 150° anniversario con la presentazione del modello 3998 con ghiera arrotondata e lancette Dauphine in stile Calatrava anni Cinquanta, periodo in cui è prodotta la prima variante a carica automatica. Risale agli anni Novanta anche la più “sportiva” Ref. 5000 realizzata in serie limitata e successivamente ripresa con la Ref. 6000 anch’essa dotata di calendario a lancetta ammiccante agli anni Trenta. Nel 2000 la collezione subisce diverse innovazioni, tra cui la proposta di una cassa di diametro maggiore (37 mm) per i modelli maschili, in linea con le tendenze di una clientela più contemporanea. Le prime referenze prodotte sono la 5107 e la 5117, la prima con ghiera liscia e la seconda con decoro “clous de Paris”. Quest’ultima ghiera è riproposta anche sul modello maschile in oro giallo Ref. 5115 con piccoli secondi, un vero e proprio cult della maison svizzera grazie al suo quadrante in autentico smalto. Anche i modelli femminili, entrati a far parte della gamma fin dagli anni Quaranta, presentati nel 2000 (Ref. 4905 e 4906) hanno una cassa più spessa (28 mm). Il nuovo millennio ha battezzato anche la nascita di due esclusivi Calatrava: l’Ora Universale e il Travel Time. Il primo modello, contraddistinto dalla referenza 5110, eredita e personalizza alcune caratteristiche dei precedenti World Time, con simile meccanismo di indicazione dei fusi orari. Rispetto ai normali orologi a ore universali il 5110 permette l’innovativo cambio rapido di fuso orario, senza bisogno di calcoli e regolazioni ulteriori. Il Travel Time invece è un orologio a doppio fuso orario di nuova concezione, particolarmente indicato per chi si trova spesso in viaggio poichè permette di leggere l’ora di due diversi fusi con un solo sguardo grazie a due lancette indipendenti differentemente colorate e rifinite. Alla fiera di Basilea del 2007 Patek Philippe introduce una versione femminile del modello, con referenza 4934, ghiera in diamanti e quadrante in madre perla. La maison ginevrina non ha mai trascurato le ammiratrici femminili del Calatrava alle quali ha riservato delle linee particolarmente eleganti e tendenti alla gioielleria, basti pensare ai modelli del 2005 caratterizzati da un doppio giro di diamanti sulla ghiera e sul quadrante e dai cinturini in satin dalle tonalità molto raffinate. Il limite tra gioielleria e orologeria per le creazioni della maison svizzera è spesso indistinto: lo dimostra una delle più recenti varianti del modello, la referenza5108 disponibile in oro rosa o bianco con 52 diamanti Top Wesselton su ghiera e quadrante. Cosa differenzia un Calatrava d’epoca da uno del 2009 è difficile da spiegare: stessa qualità e perfezione, cura maniacale delle finiture, attenzione alla tecnica, tra l’altro sigillata dal Punzone di Ginevra, estetica vincente, funzionalità e sobrietà, eleganza ed essenzialità… L’elenco dei valori positivi potrebbe davvero non fermarsi più. Qui di seguito riportiamo alcune referenze dei modelli prodotti. |