Sul circuito di Daytona in Florida, così come a Le Mans in Francia, sono i cronografi della maison Rolex a cronometrare le 24 ore della gara legata alla storia dell’orologio “mito” di tutti i collezionisti: il Daytona “Paul Newman”. L’ attore statunitense, tristemente scomparso nel settembre del 2008, ha senz’altro il merito di aver alimentato la fama dell’omonimo cronografo per averlo indossato, stando alla voce più accreditata, in un suo film del 1969, The Winning, in italiano Indianapolis, pista infernale. Nel ruolo di Frank Capua, giovane corridore automobilistico combattuto tra lavoro e affetti, Paul Newman porta al polso il Rolex Cosmograph in versione “personalizzata” mettendone alla prova la resistenza alle forti vibrazioni. Del resto la denominazione stessa “Paul Newman” attribuita a questo particolare modello Daytona non appartiene alla casa madre ma ai collezionisti italiani, così come gli appellativi “tropical” ed “exotic” riferiti ai quadranti. A fare la differenza dal resto degli altri Daytona è proprio il quadrante, nello specifico la sua grafica su due toni. Gli esemplari con quadrante Paul Newman infatti, oltre a presentare i contatori in contrasto, hanno il fondo della scala sessantesimale dello stesso colore del fondo dei contatori. Inoltre questo quadrante è realizzato su diversi livelli, con un piccolo gradino che divide la scala sessantesimale dal resto del fondo. I contatori supplementari presentano una lavorazione a filets circulaires (spiralatura e non fresatura) con grafica degli indici differente e quelli delle ore hanno un quadratino sfaccettato ed applicato. Tra le più note versioni del quadrante Paul Newman c’è la variante “a colori” con scala sessantesimale in rosso, quella “Spirit of Japan” con fondo rosso e contatori bianchi e un modello speciale con scritta “Yacht Master” e contatore alle ore 3 multicolore. Anche se non sono certe le informazioni sulla natura del quadrante, alla lista va aggiunto un Daytona realizzato con fondo verde in un unico esemplare per il noto concessionario italiano Verga. I quadranti Paul Newman sono stati prodotti in serie limitata per essere montati in maniera indifferente su tutte le referenze del Daytona (eccetto 6270 e 6269 in brillanti) e in passato sono anche stati sostituiti, su richiesta degli acquirenti, con quadranti a tinta unita meno vistosi. Per questi motivi risulta più complicato identificarli, anche se solitamente si tende ad attribuirli alle referenze 6239 e 6241 con tono cromatico del fondo dei contatori ripreso dalla fascia periferica con scala della minuteria serigrafata. Senza dubbio la condizione di eccezionalità unita alla difficile reperibilità hanno contribuito ad alimentare il mito di questo esemplare, altamente quotato sul mercato dalla seconda metà degli anni Ottanta. A consacrare il cronografo Rolex a status symbol è stato sicuramente il suo “testimonial” più ufficioso e la sua lunga carriera di successi sia umani che cinematografici, infatti il “leone” Paul Newman oltre all’interpretazione di ruoli memorabili, dal pugile di Lassù qualcuno mi ama fino al boss di Era mio padre, è ricordato per la sua classe innata, l’impegno umanitario e la lunga e silenziosa attività in difesa dei più deboli e della libertà d’espressione in tutte le sue forme. Al cinema, alla beneficenza e all’amore per la famiglia va aggiunta la passione per i motori e per le corse automobilistiche, tanto che nel 1979 Paul Newman partecipa con una sua scuderia alla 24 ore di Le Mans su una Porche 935 classificandosi al secondo posto e nel 1995, a 70 anni, vince la 24 ore di Daytona per la classe GTS, diventando il pilota più anziano di quella storica gara. Dieci anni dopo sullo stesso circuito in Florida esce illeso dall’incendio che distrugge la sua Crawford durante una sessione di prove, dimostrando di non demordere affatto e confermando una sua celebre dichiarazione “Quando corro mi pare di sfuggire meglio al grigiore di Hollywood”. Una passione, quella per le corse, che risale alla giovinezza dell’attore e che ci viene restituita dalle immagini informali che lo ritraggono in abiti sportivi con sguardo attento da “addetto ai lavori” nei box dei più importanti circuiti mondiali o nell’abitacolo di un bolide, naturalmente con al polso il “suo” Rolex Paul Newman.