Tra i primi Oyster realizzati negli anni Trenta il modello che ha avuto più successo di pubblico è stato senza dubbio il “tonneau”, a forma di botte, divenuto ben presto il Rolex per eccellenza e soprannominato dai collezionisti italiani “Ovetto” e da quelli inglesi “Bubbleback”. Questo esemplare passa in breve tempo da un movimento a carica manuale ad un più pratico automatico che evita di svitare e avvitare tutti i giorni la corona di carica. Nei primi anni di produzione l’Ovetto è caratterizzato da uno spessore piuttosto accentuato a cui la maison svizzera rimedia, almeno da un punto di vista estetico, mantenendo sottile la carrure ed aumentando lo spessore del fondello, da cui i collezionisti inglesi derivano l’appellativo “Bubbleback”. Il primo Ovetto prodotto è contraddistinto dalla referenza 1858 con movimento 8-3/4', Ref. 520 con secondi in basso e Ref. 530 con secondi al centro. Si possono identificare tre modelli di Oyster Perpetual Ovetto evolutosi nel tempo: - fondello leggermente bombato e godronato, prodotto fino alla fine degli anni Trenta; -godronatura modellata sul profilo più bombato del fondo; -con fondello più bombato, godronatura meno evidente e nuovo movimento 9-3/4', con secondi al centro o sul sei, introdotto nel 1936. A partire dal 1941 è stato realizzato anche un modello da donna con cassa a due pezzi, movimento 7-3/4' Hunter (coperto), Ref. 420, con secondi solo sul sei. Gli ovetti sono caratterizzati da lunette lisce o lapidate, godronate a motivi radiali e circolari concentrici e gli indici della lunetta sono solo radiali o alternati radiali e rotondi; le lancette sono luminose (Pencil, Benz, Leaf, Diamond, Needle-point), di tipo “Breguet”, a foglia, moderne e a bastone; anche i quadranti degli ovetti hanno subito diverse evoluzioni, sia di colore che di grafica. Tra gli elementi distintivi di questi orologi c’è anche la caratteristica sezione orizzontale tra le anse, che si differenzia dalla versione destinata al mercato americano con le anse coperte (caché) che conferisce al modello un assetto più massiccio. Le anse sono generalmente placcate in metallo liscio, “guillochet” (inciso) o godronato. La lunga galleria di Oyster Perpetual Ovetto prodotti, comprende esemplari molto rari e ambiti dai collezionisti, a partire dalla referenza 3372, venduta esclusivamente con “Bollettino Ufficiale Svizzero di Cronometria”; passando per il modello Ref. 3130 in oro rosa prodotto dal 1939 al 1946 in circa 2 mila esemplari; Ref. 3372 sia nella versione in oro rosa 18 kt con lunetta graduata e quadrante con scala dei secondi esterna ai numeri misti arabi/romani che nella versione acciaio/oro definita “modello lusso”; Ref. 3131 in oro rosa 14 kt con rarissimo quadrante “tropicale”; Ref. 3595 in acciaio e oro rosa con anse coperte lavorate e bracciale Rolex definito “bambù” per la forma tubolare della maglia, simile alla pianta; fino ad arrivare alla referenza 6050 in oro 18 kt con corona “Super Oyster”, probabilmente l’ultimo modello di Ovetto prodotto agli inizi degli anni Cinquanta. Nel 1949 l’Oyster si è evoluto in nuove forme e nuovi meccanismi, avvicinandosi molto ai design dei modelli attuali, con cassa lievemente allargata e meno spessa e movimenti più complicati. Dal 6062 triplo calendario, fasi lunari e lancetta dei secondi in basso fino ai modelli con secondi centrali, con e senza data. Dunque i modelli successivi agli ovetti, Oyster Date, Datejust, Day-Date, Turn-O-Graph, Submariner, GMT Master, Explorer, Milgauss, Yacht-Master, non sono altro che un loro perfezionamento e ammodernamento.