Quando il Day-Date viene presentato per la prima volta a Basilea nel 1956 diventa immediatamente l’orologio “top” della gamma Rolex, superando la collezione Datejust, rispetto alla quale si caratterizza per la presenza della data e del giorno. Questo orologio con referenza 6511 è realizzato esclusivamente in oro 18kt o in platino con la possibilità di montare una lunetta in diamanti. Il movimento è calibro 1055, la carrure ha un design possente e la lunetta è millerighe (liscia per la referenza 6510). Il Day-Date monta un bracciale President, dal nome dell’allora presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower a cui fu regalato un esemplare del nuovo modello Rolex. Il bracciale President passa da una chiusura a scatoletta con lamine ripiegate a una chiusura invisibile (concealed clasp) molto simile a quella attualmente in produzione. In sostituzione alla referenza 6511 l’anno successivo esce la Ref. 6611 e le rispettive varianti 6612 (lunetta liscia) e 6613 (lunetta con brillanti). A caratterizzare il nuovo modello c’è il bilanciere con vite di regolazione Microstella, modifica meccanica grazie alla quale ottiene il certificato di precisione Superlative Chronometer Officially Certified, il primo in casa Rolex. In alcuni casi viene utilizzata una diversa platina del movimento (0,1mm più alta), riconoscibile dalla lettera B aggiunta a referenza e calibro. Il nuovo modello Ref. 1803, introdotto nel 1959 e in catalogo fino al 1977, monta un movimento calibro 1555, sostituito nel 1965 dal calibro 1556 e dotato, nel 1972, di fermo macchina. L'esemplare 1803 è realizzato in oro (giallo, bianco, rosa) e raramente in platino, con la possibilità di scegliere tra quadranti smaltati di colori molto vivi e tra 23 lingue differenti per l’indicazione del giorno della settimana. Si tratta di un esemplare molto importante sia per i collezionisti che lo identificano come il Day-Date per eccellenza che per il successo riscosso all’epoca della sua comparsa sul mercato, legato anche alla vasta gamma di varianti in cui era disponibile. Nell’elenco: 1802 con lunetta liscia, 1803 con lunetta zigrinata, 1804 con lunetta in diamanti taglio brillante, 1806 con cassa e lunetta linen-textured, 1807 con lunetta bark-finish, 1811 con lunetta linen-textured. A partire dal 1977 lo schema delle referenze cambia con l’introduzione della quinta cifra aggiuntiva che indica il materiale della cassa. Il nuovo elenco: 18026 in platino con lunetta liscia, 18028 in oro giallo con lunetta liscia, 18038 in oro giallo con lunetta zigrinata, 18039 Tridor (oro giallo, rosa e bianco insieme), 18046 in platino con lunetta in diamanti taglio brillante, 18048 in oro giallo con lunetta in diamanti taglio brillante, 18049 in oro bianco con lunetta in diamanti taglio brillante, 18078 in oro giallo con lunetta bark-finish, 18079 in oro bianco con lunetta bark-finish. Il 1977 è anche l’anno dell’introduzione del vetro zaffiro, che porta l’impermeabilità a 100m, del nuovo movimento 3055 con scatto rapido del datario e del già citato modello Tridor, con le tre tonalità d’oro tutte insieme. La versione in oro rosa, all’epoca poco richiesta, riprenderà ad essere disponibile dal 2000. Un altro cambiamento importante si registra nel 1988 con l’introduzione del calibro 3155 a doppio scatto rapido sulla corona di carica, cioè con la regolazione indipendente di data e giorno. In questo periodo, in omaggio al pianista austriaco Friedrich Gulda, è disponibile anche il quadrante Gulda in corallo. E’ curioso notare come anche le scatole abbinate agli orologi Day-Date siano sempre state “esclusive”, di dimensioni più grandi rispetto agli altri modelli. Dalla pelle bordeaux con grafica in oro degli anni Cinquanta e Sessanta si passa al cuoio marrone con fibbia Rolex sul coperchio fino ad arrivare alla Rolls-Royce sulla copertina del libretto Rolex degli anni Ottanta. Simbolo di lusso e prestigio, il Day-Date ha sempre affascinato i compratori del Medio Oriente al punto da essere prodotto anche con quadranti con numeri arabi applicati e con spade incrociate caratteristiche dell’Oman. Lo stesso successo non travolgerà il modello OysterQuartz in versione Day-Date, realizzato da Rolex nel 1977 sia in oro giallo che bianco, con movimento elettromeccanico calibro 5055, cassa shaped e bracciale President. Riferimenti all’OysterQuartz, in particolare alla sua cassa, si erano verificati anche qualche anno prima con il rarissimo Day-Date Ref. 1831 realizzato solo in 8 esemplari a seguito di un ordine speciale. Questo modello esclusivo monta un movimento calibro 1556, una cassa in platino, lunetta e quadrante pie-pan con brillanti e bracciale integrato inedito. Ma gli orologi della gamma più rari in assoluto restano quelli realizzati in acciaio attorno alla metà degli anni Cinquanta e destinati per merito agli studenti dell’Ecole d’Horlogerie de Genève. Alla fiera di Basilea 2008 la maison lancia la sua ultima creazione all’insegna del lusso: il Day-Date II. Il modello ha una cassa di 41mm, più grande rispetto alla misura standard, monta un bracciale Super-President con Crownclasp ed è mosso da un calibro 3256 meccanico a carica automatica dotato di spirale Parachrom e del nuovo sistema di protezione Paraflex. Il Rolex Day-Date II è disponibile in diverse varianti: -Ref. 218206 in platino, con lunetta liscia, quadrante nero opaco con numeri arabi o blu ghiaccio con numeri romani. -Ref. 218238 in oro giallo 18kt, con lunetta zigrinata e quadrante avorio con numeri arabi. -Ref. 218235 in Everose 18kt, con lunetta zigrinata e quadrante rosa con numeri romani. -Ref. 218239 in oro bianco 18kt, con lunetta zigrinata e quadrante avorio con numeri romani.