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Le cose da sapere prima di acquistare un Rolex Daytona in acciaio
Indice
Per tantissimi appassionati di Rolex e di orologeria in generale, il 1963 è un anno di straordinaria importanza: l’anno del lancio del Rolex Cosmograph Daytona.
Presentato inizialmente semplicemente come Rolex Cosmograph, con la referenza 6239, nel momento del suo debutto il Daytona è l’unico cronografo presente nel catalogo della Maison, ma di certo non il primo a essere prodotto.
Rolex creò il suo Cosmograph Daytona per dotare i piloti e i professionisti del mondo delle corse automobilistiche di uno strumento di precisione con il quale poter cronometrare i tempi in gara. Il nome dell’orologio testimonia il forte legame con questo sport: Rolex lo prese infatti “in prestito” dal famoso circuito americano di Daytona, in Florida.
Il connubio tra Rolex Daytona e corse è stato poi successivamente consacrato da uno dei più celebri piloti di tutti i tempi: Paul Newman. L’attore, infatti, ricevette in dono da sua moglie una versione di Rolex Daytona referenza 6239, contraddistinta dalla particolare grafica delle scale graduate dei piccoli contatori interni al quadrante.
Il Daytona di Paul Newman era una versione di Rolex Daytona in acciaio con quadrante “panda”, così chiamato per la simpatica somiglianza con l’animale, ovvero fondo bianco e piccoli contatori neri sulle ore 3, 6 e 9.
Per molti appassionati il Rolex Daytona rappresenta la punta di diamante degli orologi sportivi, la cui versione più apprezzata e diffusa è il Rolex Daytona in acciaio con bracciale Oyster. A conferma di questo è il fatto che fin dal suo debutto, nel 1963, questa versione di Rolex Daytona è sempre stata un punto fisso nel catalogo della manifattura ginevrina, nonostante i molti cambiamenti subiti. Uno su tutti riguarda i movimenti utilizzati, che soltanto dal 2000 sono di manifattura Rolex, mentre in precedenza i Cosmograph Daytona hanno sempre montato calibri di fornitura.
In particolare le prime referenze di Rolex Daytona prodotte, la ref. 6239, 6241, 6263, 6265 e 6269, montavano un movimento a carica manuale di produzione Valjoux, all’epoca uno dei movimenti cronografici più diffusi, il calibro 72. In seguito, all’interno della cassa del Rolex Daytona in acciaio si sono susseguiti altri due movimenti prodotti da Valjoux: il 722 prima e il 722-1 dopo.
Il 1988 ha segnato il passaggio alla carica automatica anche per il Rolex Daytona, con la sostituzione del movimento Valjoux in favore del calibro di produzione Zenith 400, noto anche come “El Primero”, prontamente modificato e personalizzato da Rolex. Solo nel 2000 Rolex ha presentato il suo primo Daytona cronometro automatico completamente realizzato internamente.
Il Rolex Daytona in acciaio attualmente in produzione viene offerto soltanto con bracciale Oyster e quadrante bianco o nero, ma in passato ne sono state realizzate anche altre versioni. Nel mercato dei Rolex usati si possono infatti trovare dei Daytona con quadrante “panda” o “reverse panda”, ovvero con fondo nero e contatori bianchi. Alcuni esemplari di Rolex Daytona in acciaio sono noti come “Big Red”, in particolare le referenze 6265 reverse panda e la 6263 panda, per via della scritta Daytona in rosso, posta sopra il contatore a ore 6.
Conoscere la storia, i significati, le caratteristiche e le curiosità relative ai diversi materiali permette di acquistare un Rolex affine alla propria personalità, che si vorrà indossare in ogni occasione e che ben si integrerà nel proprio stile personale.
L’acciaio, come metallo e come colore, è simbolo di forza e robustezza. Coloro che prediligono questo colore pertanto hanno una personalità e un carattere molto forte e tenace. La parola “acciaio” infatti la troviamo spesso in modi di dire come “uomo d’acciaio”, “muscoli/braccia d’acciaio” o “stomaco d’acciaio” che rimandano proprio all’idea di forza e resistenza.
L’acciaio accompagna la vita dell’uomo sin dai tempi antichi. La civiltà indù fu la prima a utilizzare l’acciaio come metallo utile alla realizzazione di strumenti di uso comune nel quotidiano e ne tramandò il metodo di fabbricazione diffondendolo in tutto il mondo.
Fino al XVIII° secolo in Europa l’unica tecnica nota per la realizzazione dell’acciaio fu quella denominata “a pacchetto”. Questo metodo permetteva di tenere controllata la qualità del carbonio all’interno del metallo durante la sua lavorazione, migliorando così le caratteristiche tecniche del prodotto finito, poiché veniva creato una sorta di pacchetto di strati di ferro dolce e ghisa. Il ferro, all’epoca, proveniva quasi esclusivamente dalle miniere svedesi e risultava quindi molto costoso. Inoltre, questa tecnica di lavorazione rendeva possibile realizzare soltanto utensili e oggetti di piccole dimensioni.
Nella prima metà del 1700 in Inghilterra si diffuse la tecnica dell’acciaio al crogiolo. Questo metodo consisteva nell’inserire i crogioli di argilla in una fornace a circa 1600°C fino a raggiungere il color bianco. Dopo questa fase veniva aggiunta la ghisa e lasciata fondere, così che potesse aggiungere il carbonio necessario al composto.
In seguito a questa scoperta, la produzione di acciaio aumentò copiosamente portando così a sviluppi nel campo metallurgico che sfociarono nella rivoluzione industriale.
Ad esempio, in questo periodo si scoprì che scaldando il carbone di legna in assenza di ossigeno e aggiungendolo al composto si otteneva un metallo migliore, privo d’impurità. In seguito si iniziò a utilizzare l’altoforno, il quale bruciava le impurità del minerale e faceva sì che la quantità di carbonio variasse. Successivamente venne introdotto il convertitore Bessemer, che fu ideato per ottenere acciaio partendo dalla ghisa e bruciando le impurità e il carbonio in eccesso. Nei primi anni del ‘900 si scoprì l’acciaio inossidabile, il quale diede vita al gruppo di acciaio che conosciamo oggi.
La storia dell’acciaio è quindi fatta di un percorso di costante miglioramento e ricerca della perfezione: in questo si riflette anche la storia di Rolex, da sempre impegnata a migliorare i propri orologi dal punto di vista estetico e tecnico, diventando un marchio simbolo di eccellenza nel campo dell’orologeria riconosciuto in tutto il mondo.
L’acciaio nel mondo del design viene utilizzato maggiormente nello stile industrial. Questo stile infatti è nato a metà del Novecento negli Stati Uniti, più precisamente a New York. Dopo la guerra, sorse la necessità di creare abitazioni a basso costo: si iniziarono quindi a realizzare residenze all’interno di fabbriche e capannoni dismessi. Qui nasce quindi uno stile abitativo che ingloba elementi tipici delle costruzioni industriali: tubi a vista, soffitti alti e grandi finestre, con la predominanza di materiali quali ferro e acciaio. Lo stile industrial ha come caratteristica principale l’utilizzo dell’acciaio anche per i suoi elementi di design come lampade, orologi a muro e mensole.
Oltre che caratterizzare lo stile industrial, l’acciaio viene spesso usato anche per arredare ambientazioni dal gusto contemporaneo e minimale. Questo materiale può essere affiancato facilmente al legno e al vetro, così da creare abbinamenti eleganti e puliti, che donano lucentezza agli ambienti.
Il color acciaio può variare dalle sfumature blu e scure alle sfumature argento, brillanti e luminose. Il color blu acciaio apparì per la prima volta nel 1817 e al giorno d’oggi viene utilizzato molto nell’arredamento di casa. Questo colore, se sfruttato per dipingere le pareti, trasmette vitalità ed energia anche se ha una tonalità non troppo accesa. Il color blu acciaio può essere abbinato al bianco, all’argento, al verde, all’arancione, al giallo e al nero.
L’acciaio perciò può essere utilizzato in diverse modalità, sia come materiale sia come colore dalle differenti tonalità, dal momento che è un elemento molto ricercato nel mondo del design e dell’arredamento in entrambe le sue varianti.
Per gli orologi moderni l’acciaio è il materiale più utilizzato in assoluto, non solo da Rolex, ma dalle manifatture orologiere in generale. I motivi sono diversi, da un lato per la resistenza dell’acciaio e la sua lavorabilità, dall’altro per la facilità di abbinamento con altri materiali e colori.
Non è un caso che Rolex, nei suoi lunghi anni di esistenza, abbia realizzato orologi in acciaio con quadranti di moltissimi colori differenti: partendo dai più classici orologi in acciaio con quadrante nero, bianco o blu, se ne possono trovare facilmente altri in acciaio e quadrante rosa, verde, viola, oro, argento, in madreperla, lapislazzuli o, addirittura, in pavé di diamanti. Non solo, per molti modelli di orologio Rolex offre ai suoi clienti la possibilità di acquistare il proprio segnatempo coronato in acciaio combinato ad altri metalli. I più pregiati sono il platino e l’oro bianco, che però difficilmente si distinguono dall’acciaio Oystersteel utilizzato da Rolex. Al contrario gli abbinamenti di acciaio e oro giallo e di acciaio ed Everose, la particolare tipologia di oro rosa sviluppata da Rolex, sono quelli più interessanti sul piano cromatico.
Da questi accostamenti possono nascere anche abbinamenti con i gioielli indossati per impreziosire il proprio outfit: pietre colorate e oro ben si sposano alla lucentezza dell’acciaio.
Referenza | Misura mm | Calibro | Prezzo |
---|---|---|---|
Rolex Daytona in acciaio 116500LN | 40 | 4130 | 12.600 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6263 | 37 | 13”727 | 68.000 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6239 | 37 | 13”722 | 45.000 euro |
Rolex Daytona in acciaio 16520 | 40 | 4030 | 20.800 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6241 | 37 | 13”722 | 65.000 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6265 | 37 | 13”727 | 49.800 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6240 | 37 | 13”722 | 69.900 euro |
Rolex Daytona in acciaio 116520 | 40 | 4130 | 18.500 euro |
Rolex Daytona in acciaio 6264 | 37 | 13”727 | 76.200 euro |
Il prezzo dei Rolex Daytona in acciaio usati e nuovi riportati in tabella devono essere considerati approssimativi, le quotazioni possono variare a secondo delle fluttuazioni del mercato mondiale dell’alta orologeria.
Rolex Daytona in oro
Fin dal suo primo lancio, nel 1963, il Rolex Daytona è stato prodotto, oltre che nella classica versione in acciaio, anche nella variante totalmente in oro. Si tratta di una scelta in qualche modo inusuale per un orologio prettamente sportivo ma che gli conferisce un grande fascino. Una versione particolarmente ricercata del Rolex Daytona è la cosiddetta Paul Newman, anch’essa prodotta sia in acciaio, sia in oro.
Scopri di più: Rolex Daytona in oro
Rolex Daytona in acciaio e oro
Con il passaggio dal calibro manuale Valjoux all’automatico marchiato Zenith, Rolex introdusse anche per il Daytona la versione bicolore in acciaio e oro, a sua volta disponibile con diverse colorazioni di quadrante: nero, bianco, champagne, in madreperla o in metallo argentato.
Scopri di più: Rolex Daytona in acciaio e oro
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